TESTAMENTO BIOLOGICO: DA OGGI DECIDO IO!
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12 Luglio 2019
Buongiorno Dott.ssa Vera Ruffino, mi può cortesemente indicare le tappe salienti della Sua carriera che L’ hanno portata a conseguire la specializzazione in Chirurgia Estetica?
Dato il mio amore per l’arte figurativa e per la bellezza , mi sarebbe piaciuto frequentare l’Accademia di Belle Arti, tuttavia decisi di intraprendere gli studi per diventare Medico Chirurgo. Era inevitabile che alla fine il mio senso artistico mi indirizzasse verso la Chirurgia Estetica, non senza un solido studio per conseguire la specializzazione in Chirurgia Plastica all’Università di Torino. La mia formazione poi si è svolta all’estero dove ho avuto il piacere di apprendere dai più bravi Chirurghi Estetici soprattutto statunitensi, ma anche confrontandomi con realtà spagnole,francesi e belghe.
Sono iscritta alle maggiori società scientifiche italiane e internazionali : AICPE, SICPRE e ISAPS e da un ventennio eseguo interventi di chirurgia estetica presso la Casa di cura Fornaca e in altre strutture private.
Cosa deve sapere e quindi aspettarsi un paziente prima di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica? Ha qualche mito da sfatarci?
Il paziente intende modificare e migliorare il proprio aspetto : per questo è molto importante capire le reali necessità psicologiche che lo inducono a questo ed è necessario che si instauri un rapporto di empatia tra chirurgo e paziente. In questa fase gioca un ruolo importante il dialogo tra i due, per verificare la reale necessità di effettuare interventi chirurgici sulla persona che inevitabilmente agiranno anche sulla sua psiche e per i casi più complessi ci si avvale spesso del parere di uno psicologo.
L’errore più comune è quello di considerare i bisogni delle persone tutti uguali: ogni caso è unico ed ogni persona ha esigenze diverse , per cui l’abilità del chirurgo consiste proprio nel riuscire a interpretare i desideri dei propri pazienti , sia per soddisfarli adeguatamente sia per ottenere il miglior risultato. Per esempio, modificare il viso di qualcuno significa agire su “caratteristiche emozionali” , dunque è importante per il chirurgo capire quali zone del viso devono essere migliorate al fine di snellire un volto, renderlo apparentemente più attraente, più giovane, più femminile o virile ed evitare di stravolgerne i lineamenti.
Il mito da sfatare è che i volti dei nostri pazienti siano tutti uguali o “clonati”: questo avviene se ci si affida a mani non esperte . Ciò è ancor più vero quando le persone si affidano a Medici Estetici “ improvvisati” che pretenderebbero con qualche punturina di ottenere risultati brillanti e naturali che sono possibili solo con una chirurgia più complessa e ben condotta.
Ecco, nell’ambito proprio della Sua specializzazione quali sono le indicazioni di massima che si sente di dare ai nostri Associati per poter vivere in maniera sana?
Il consiglio che vorrei dare agli Associati Etav è quello di non fumare, in quanto il fumo danneggia il microcircolo a livello cutaneo e di non esporsi per tempi prolungati alla luce del sole in assenza di schermi solari adeguati. E’ importante seguire queste regole per mantenere una pelle più giovane e sana, e soprattutto per prevenire i tumori cutanei.